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Perché bisogna pur iniziare

Domande al leadership team - 25 anni DUAL

Riuscire a presentare tutte le persone che fanno parte di DUAL è arduo, ma da qualche parte bisogna pur iniziare. Quindi abbiamo deciso di partire da coloro che fanno parte del Leadership team, ovvero di quel team composto da figure che ricoprono un ruolo di leadership su un altro team o su progetti specifici. Sei domande, tanto banali quanto complesse, in occasione dei 25 anni di DUAL.

Tra loro mancano le parole di Giuliano Bottelli, Founder e CEO di DUAL, ma c’è un’intervista esclusiva che potete recuperare sempre qui sul nostro sito.

Le risposte sono un po’ segmentate. Per scoprire tutte le risposte che ogni partecipante ha dato, seguiteci sulle nostre pagine social!

 

Chi sei, e qual è il tuo ruolo in DUAL?

Alessandro Rosti: Sono uno dei soci di DUAL dal 2014. Mi occupo di comunicazione digitale e consulenza nelle aree corporate e marketing communication. Sono responsabile del Sistema Qualità.

Ilaria Tabascio: Director per la comunicazione Pharma e Consumer Goods. Ma il vero ruolo? Il confessore; per l’agenzia, per i clienti, per quelli che non ce la fanno.

Alessandra Poggi: Account, senior purtroppo! Sono alla testa di un team che si occupa di comunicazione B2B.

Feliziano Crisafulli: Partner Learning & Development.

Paolo Malini: ufficialmente dicono che sono l’IT, in realtà faccio parte sia del leadership team che del team di amministrazione. Sulla mia scrivania finiscono tutti i problemi tecnico-informatici, che siano stampanti, server online, software etc… Uno degli aspetti del mio ruolo è anche quello di portare le persone verso l’innovazione; innovazione dal punto di vista puramente tecnologico, ovviamente, ma che può anche rivelarsi un’innovazione di pensiero qualche volta.

Martina Manfredini: Team Leader e Account e Project Manager dell’area Digital & Innovazione; quindi gestisco il team, i clienti e i progetti della divisione.

Milena Festa: Art director, Graphic Designer, Creative account.

Francesco Bottelli: sono nato nel lontano 1966, segno dei Pesci e lavoro in Dual dalla sua fondazione nel 1999. Il mio ruolo è stato sempre quello di gestione della parte Amministrativa, Finanziaria, dei rapporti con i collaboratori, della Gestione aziendale insieme con Giuliano. Nel corso degli anni mi sono anche occupato di gestire i vari cambiamenti aziendali, ho creato un team amministrativo, ho avuto contatti con qualche sporadico cliente, ho partecipato attivamente a diversi eventi in cui mi sono davvero divertito.

Laura Doro: Business Director Eventi Corporate & XP – Cuore siciliano di DUAL.

Se ti chiedessi di pensare a te a 25 anni, come ti descriveresti?

Alessandra P.: Uno spirito libero, poco incline a rispettare regole e a disegnarsi un futuro.

Martina M.: Probabilmente mi descriverei come una persona che ha chiaro ciò che sta facendo e che non vede l’ora di scoprire cosa verrà. Mi descriverei come una persona che 8 anni fa aveva un sogno preciso – ovvero quello di fare l’avvocato per i diritti umani – e che poi, ha deciso di fare di quel sogno una passione e coltivarne altre in ambito professionale. Mi descriverei come una persona ancora in fase di formazione e di scelte di vita.

Paolo M.: Pensare al me 25enne è molto facile, perché è esattamente come il me 36enne che sono ora, ovvero una persona che ha sempre tantissima voglia di fare, che ha bisogno di relazioni, che vuole stare nel pieno delle attività della vita. A 25 anni avevo un’associazione musicale in cui insegnavo musica, avevo un’azienda mia con cui facevo assistenza allo studio, suonavo abitualmente con varie band, e come anche faccio ora studiavo musica tutti i giorni. Del resto, credo che la cosa più grande che mi ha caratterizzato a 25 anni e che mi caratterizza ancora oggi è il continuare a cercare sempre qualcosa che mi stimoli sempre di più, e che mi porti a fare ogni giorno cose diverse. La noia e la monotonia non fanno assolutamente per me.

Come hai iniziato a lavorare/a collaborare in DUAL?

Feliziano C.: Con una consulenza di marketing in area food.

Milena F.: In un piovoso giorno di maggio – esattamente il 13 maggio 2020 –, in pieno lockdown, mi sono candidata a un annuncio su LinkedIn nel quale si cercava un “Graphic Designer Senior”. Con pochissime speranze, visto che la mia candidatura era la 166esima, ho tentato comunque la sorte e ho cliccato il temutissimo “Invia candidatura”. Da lì è iniziato tutto!

Alessandro R.: Ho iniziato a collaborare con Giuliano (Bottelli) e Ilaria (Tabascio) prima ancora che DUAL nascesse, nel 1994. La relazione è proseguita da allora senza soluzione di continuità fino ad oggi, consolidandosi negli ultimi 10 anni con il mio ingresso in agenzia.

Laura D.: Con uno stage a Milano mentre studiavo per la specializzazione in Marketing e Comunicazione d’Impresa a Roma in Sapienza.

Qual è il primo ricordo che hai di te in DUAL?

Ilaria T.: Quando lavoravo dalle 19 in poi con Francesco (Bottelli), lasciando a quelli che lavoravano di giorno le tracce del mio passaggio. Immagino i film horror che si facevano.

Martina M.: Allora, io ho iniziato la mia esperienza in DUAL nel novembre 2017. Solitamente novembre è il mese della festa di natale, e quello è stato l’ultimo anno in cui il Dual XMas party è stato organizzato proprio dentro i nostri uffici. Quindi ricordo una me, appena arrivata, che vede tutti i clienti accolti dove lavoriamo tutti i giorni, con Giuliano (Bottelli) che prepara il risotto al gorgonzola nell’angolo cucina.

Alessandra P.: Mi spiace, non mi viene in mente un ricordo preciso. Ti dico una sensazione, quella sì: essere un elefante in una cristalleria. Non avevo mai lavorato in una organizzazione prevalentemente di donne. I rapporti erano difficilissimi per me abituata a mondi più maschili. Ho dovuto imparare a farmi accettare e a non far piangere qualcuno ogni settimana con qualche battuta o approccio un po’ troppo diretti. Ma come ricordo “dei primi tempi” ci sono anche tante risate, da “piangere dal ridere” nelle occasioni di festa insieme che nei miei ricordi erano frequenti, mi sembra più di ora…. Come mai?

Nel corso di questi anni, in che modo lavorare in DUAL ti ha cambiato? E in che modo pensi di aver tu cambiato DUAL?

Paolo M.: Sicuramente DUAL è stata la struttura che mi ha consentito di tornare a una vita normale, ma è anche ogni tanto causa di momenti di noia – il lavoro 8 ore al giorno toglie del tempo a molte cose, e contribuisce un po’ a rendere la vita un po’ meno dinamica di quanto vorrei fosse in realtà. Per quanto riguarda il come ho cambiato io DUAL, diciamo che mi sembra di aver portato – soprattutto all’inizio – una grande ventata di giovinezza e di energia.

Feliziano C.: Mi ha permesso di sviluppare la mia passione per la conoscenza e la crescita personale. Credo di avere seminato cambiamento e crescita.

Alessandro R.: DUAL mi ha fatto conoscere i temi dell’Intelligenza Emotiva ed il loro impatto sulle performance di persone e organizzazioni. Negli ultimi 10 anni penso di aver contribuito a sviluppare una gestione più managerializzata delle nostre attività.

Milena F.: Dire che mi abbia cambiata forse non è propriamente corretto; certamente è un percorso e un’esperienza che mi ha fatto crescere, sotto tanti punti di vista. Allo stesso modo non so se l’ho cambiata a mia volta, forse questo va chiesto direttamente a “DUAL”. Di certo so di poter contribuire al cambiamento, all’evoluzione e alla sua crescita.

Francesco B.: Avendo iniziato a lavorare in DUAL con un bagaglio di conoscenza decisamente strutturato, ho potuto iniziare a crescere. Ho avuto opportunità che mai avrei creduto di poter avere, ho fatto da incubator a persone che poi crescendo sono rimaste con noi o sono volate verso mete diverse. Sono maturato, sono migliorato, ho cambiato atteggiamenti, modo di ascolto. Nel mio piccolo credo di aver potuto far crescere la DUAL, con tutto il bagaglio di conoscenza che avevo e con tutto quello che ho imparato ho potuto concentrarmi su uno specifico ramo aziendale, la gestione amministrativo finanziaria, per supportare al meglio le varie divisioni che man mano sono cresciute o nate all’interno dell’azienda.

Descrivi ora, con tre parole, DUAL 25enne.

Alessandro R.: Fremente di attività, energetica, accogliente.

Ilaria T.: Dual 25enne è relazione, professionalità e attenzione. Tradotto nel verbatim da 25enne: “Hei Bro, ci facciamo uno spritz cosi mi fai capire quanto sei PRO e autentico; mica ‘na patacca!”

Alessandra P.: Maturità, ottimismo, libertà.

Feliziano C.: Eclettica, Appassionata, “germogliante”

Martina M.: Consapevole, incentrata sulle persone e, direi, in uno stato di crescita consapevole: consapevole delle persone che ne fanno parte e composta da persone consapevoli di loro stesse, della loro crescita personale e di quella collettiva a cui stanno contribuendo.

Paolo M.: Dinamica, immatura e grande. È una 25enne che ne ha 16, e ogni tanto ha dei rami che ancora fanno i ribelli di nascosto dai genitori, mentre altri sono molto più maturi e funzionanti.

Milena F.: Me ne basta una: affidabile.

Francesco B.: Curiosa, giovane, innovativa.

Laura D.: In evoluzione, piena di energia, aperta.

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